“The sea is my land” al Maxxi di Roma
46.000 km di costa che congiungono dodici mari interni, tre continenti quali l?Europa, l?Asia e l?Africa, due emisferi culturali, l?occidentale e l?orientale. Nel Mediterraneo sono nate le culture più antiche: la cristiana-occidentale, la greco-slava, l?ebraica, l?araba e l?egiziana; vi si affacciano grandi città storicamente importanti per l?economia, il commercio e la cultura: Barcellona, Siviglia, Venezia, Genova, Istanbul, Marsiglia, Tunisi, Alessandria d?Egitto.
In questo bacino risiedono le testimonianze del più ricco patrimonio artistico mondiale, dai siti archeologici alle città d?arte del passato e del futuro, tutt?oggi ancora in piena trasformazione urbanistica e culturale. I flussi migratori che fin dagli esordi hanno invaso e continuano a percorrere oggi il bacino da nord a sud, da est a ovest, creano un intreccio tra le molteplici etnie che vi risiedono e da cui derivano confronti, discordie, sincronie, tensioni, nuove traiettorie sociali e culturali.
All?interno di questa cornice nasce l?idea di The sea is my land, voluta da BNL Paribas per la celebrazione del suo centenario e curata da Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis, una mostra che riunisce ventidue artisti provenienti dai ventidue paesi bagnati dal mar Mediterraneo.
L?obiettivo è di creare un dialogo tra le arti, i paesi e le persone: un approfondire le distanze e le relazioni che caratterizzano tali aree geografiche. La mostra racconta tramite fotografie e video la continua intersezione tra le...
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