5 ragioni per cui sono passato a Corona Renderer senza guardarmi indietro (e perché dovresti pensarci anche tu)
5 ragioni per cui sono passato a Corona Renderer senza guardarmi indietro (e perché dovresti pensarci anche tu)
The CTRL+Z blog
Oggi vorrei scambiare due chiacchiere con te su motori di rendering e affini.
Sono certo che almeno un nome lo conosci già! Sto parlando di V-Ray: ricordo che la sua versione… più o meno legale per Rhino, C4D o 3DS Max era già diversi anni fa un must nei laptop di ogni studente di architettura, e ancora oggi è uno strumento indispensabile per rappresentare un progetto.
Tuttavia, ricordo anche che quella versione di V-Ray non era esattamente user-friendly, e che andavamo tutti a caccia dei ?parametri? magici che producessero un?immagine perfetta. Insomma, se è ancora ben radicata la concezione che i motori di rendering siano complicati da usare (roba da nerd e smanettoni, insomma), è anche per questo motivo. Ma se ti dicessi che il panorama dei motori di rendering va ben oltre questi fantomatici ?settaggi? e che al giorno d?oggi usare un motore di rendering non significa perdere la testa dietro cifre astruse e parametri"
Ecco che entra in gioco Corona Renderer. Corona Renderer è un motore di rendering CPU-based, ossia che sfrutta esclusivamente la potenza di calcolo del processore. (Alt! Se a leggere CPU ti è partito il proverbiale ?cheeeeeeee"? ti consiglio di dare un’occhiata a quest?articolo).
Nell?industria della visualizzazione architettonica Corona è diventato in pochissimo tempo una delle soluzioni più usate...
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