A chi passa da via Morosini non sembra di essere a Milano
Là dove un tempo c?era un autosilo e per lungo tempo ci sono state solo macerie e abbandono, da aprile c?è un bellissimo giardino aperto a tutti. Gli ingredienti di questo progetto sono decisamente insoliti per il caso italiano: un?area privata che il proprietario ha deciso di destinare ad un uso pubblico, un?associazione che se ne assume l?uso e la valorizzazione attraverso eventi e momenti di coinvolgimento degli abitanti, uno street artist che sa arrampicare sui muri delle città, come una specie di spiderman contemporaneo, e sa trasformare in magnetico oggetto di curiosità ogni parete su cui lavora. Chi passa da via Morosini a Milano, in questi mesi ripete quello che tutti in zona dicono: non sembra di essere a Milano! Perché" Perché il nome di Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, da qualche settimana corre sulla bocca di tutti gli abitanti come l?artefice di quello che fino a ieri si poteva solo sognare: ha trasformato, con il suo tratto decisamente nero su parete decisamente bianca, una parete anonima in un racconto per tutti, in un luogo da andare a vedere, dove è bello stare con i bambini, o dove attardarsi a leggere un libro nella pausa pranzo. È uno spazio definito da pochi elementi, da due grandi pareti dipinte, una pavimentazione pensata per il gioco dei bambini, una recinzione discreta, alcune sedute in legno spartane ma confortevoli e qualche tensostruttura telata per creare zone d?ombra. Il giardino delle Culture è la prova che le città h...
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