Architetti fra le baracche: tentativi di risposta nelle città informali
C?è spazio per un architetto in un quartiere informale" Sono a Cazucá, periferia sud di Bogotá e mi faccio questa domanda. Sono qui per partecipare ad un workshop nel quartiere di Altos del Pino, organizzato dall?associazione locale Proyecto Escape e dall?Observatorio Urbano Hábitat dell?Università La Salle: insieme a studenti di Architettura, Urbanistica, Ingegneria ambientale e Comunicazione, provenienti da Colombia, Germania e Italia, collaboriamo alla realizzazione di alcune opere all?interno del quartiere, destinate sia alla comunità che a singole famiglie.
Il workshop, dal titolo ?Casa Raìz?, Casa Radice, è il risultato di svariati mesi di dialogo tra le persone del quartiere e gli studenti dell?Observatorio. I ragazzi sono stati messi alla prova nella progettazione di soluzioni a problemi pratici della vita del quartiere, ma anche confrontati con la richiesta di realizzazione pratica delle opere, che si trattasse della miglioria della facciata di alcune case, della realizzazione di giardini per altre o anche dei terrazzamenti per l?orto comunitario. Si parla di un fazzoletto di terra con pendenze quasi verticali, tutto di arena quasi sempre fangosa per le piogge continue, non è comodo e ben organizzato come l?orto comunitario della Garbatella. Quartieri come Altos del Pino nascono quando persone fuggite da conflitti o condizioni di miseria tentano di ritagliarsi il proprio spazio nella grande città. Slum, favelas, barrios informales, bidonville, indi...
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