Architettura tessile come risposta alla temporaneità degli alloggi per immigrati
Nasce “Plastic Village. Il limite imperfetto tra architettura e design“, un progetto, un workshop e una mostra a cura di Cherubino Gambardella che partendo da una visione utopica di creazione di un nuovo tessuto urbano propone soluzioni abitative di prima ospitalità in plastica in grado di rispondere ad esigenze tecniche con valori architettonici, etici e sociali.
Realizzato nel contesto PROGETTO XXI in collaborazione con la Fondazione Plart e la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli, il progetto si articola in un workshop che si è svolto dal 16 al 19 novembre e in una mostra dal 3 dicembre al 19 gennaio.
Durante il workshop iniziale, gli studenti della Seconda Università di Napoli hanno esplorato, analizzato e proposto soluzioni al tema dell’abitare nomade e dell’ospitalità. L’innovativo metodo di lavoro ha permesso agli studenti di fornire una risposta non più solo individuale ma, al tempo stesso, corale. Obiettivo del workshop è, quindi, l’ideazione di uno spazio abitativo minimo pensato in plastica che non rappresenti solo una soluzione funzionale, quindi, ma che rispetti anche i principi alla base del progetto stesso.
Gambardella afferma l’esigenza di creare dei Plastic Village che non abbiano un’utilità puramente tecnica, ma che servano a dare “all’accoglienza un carattere gradevole sin dalla prima fase, che è quella più difficile, dell’ospitalità immedi...
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