Daniel Buren per il MADRE di Napoli
Con questo primo intervento Buren accoglie i visitatori nella grande sala al piano terra del museo, trasformandola in uno spazio ludico, un vero e proprio gioco di costruzioni a grandezza reale, o un kindergarten (?giardino d?infanzia?) a dimensione ambientale, ottenuto grazie all?assemblaggio di un centinaio di moduli di forme geometriche e colori diversi ispirati ai solidi del pedagogo tedesco Friedrich Wilhelm August Fröbel. Sfere, cubi, cilindri in legno che, esaltando le potenzialità conoscitive del gioco rispetto al linguaggio, inducono il bambino alla scoperta partecipata e comunitaria della realtà e delle proprie capacità espressive stimolando facoltà quali percezione, esercizio tattile, costruzione e decostruzione. Il visitatore, inoltrandosi nell?installazione, si ritrova di fronte a una realtà in potenza, che gli permette di ricostruire il mondo intorno a sé con un rinnovato stupore e un?infantile meraviglia. Comme un jeu d?enfant, travail in situ, MAMCS, Strasbourg, juin 2014. Détail. Photo © DB-ADAGP Paris
L?opera ? risultato della collaborazione fra l?artista e l?architetto Patrick Bouchain ? si propone in questo modo come un sottile dialogo interiore con l?architettura, che diventa quasi viva, performativa: i visitatori hanno la possibilità di passeggiare all?interno di una città fatta di cerchi ipnotici (su cui appaiono le righe di 8,7 cm che sono il segno ricorrente e distintivo delle operedi Buren), archi colorati, torri cilindric...
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