Fuck street art: quanto durerà il successo dei graffiti"
La street art è ovunque. È la grande soluzione per i problemi di qualsiasi contesto urbano, o così sembra. Ma questo successo è destinato a durare" A guardare le città più diverse in giro per il mondo, sembrerebbe di sì. La Paz ha appena inaugurato un nuovo complesso di case a basso costo, con le facciate interamente ricoperte di disegni ispirati alla tradizione indigena. Roma sta provando a riscattare le proprie periferie con i murales. Ogni muro cieco è potenzialmente lo spazio per la prossima nuova opera di street art, come ormai stanno imparando gli studenti di ogni laboratorio di architettura. Insomma, anche il luogo più sperduto può ambire a diventare la nuova Bristol, con il proprio Banksy locale o d?importazione.
Eppure, due piccoli episodi, con protagoniste opere di Blu, fanno riflettere su quale possa essere davvero il futuro della street art. A Milano, un grande murales sul rilevato della ferrovia a Lambrate è stato lasciato sbiadire. Anzi, la parete è rientrata nell’elenco comunale dei muri vuoti messi a disposizione dei writer per realizzare legalmente nuovi disegni. Come in un palinsesto medievale, nuovi disegni (bruttini) si sovrappongono all’opera precedente, ormai andata persa. A Bologna invece il grande disegno sulla parete di un centro sociale è stato vandalizzato al grido ?No street art, fuck street art?. Episodi simili sono avvenuti anche a Berlino, come protesta contro i processi di gentrification in corso: la street art...
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