Henry Ripke: l’architetto dietro il ponte di Dresda
Quando vince il concorso internazionale per la progettazione di quello che sarebbe diventato il più controverso ponte in Germania, a Dresda, il Waldschlößchenbrücke, ha 36 anni. “Col mio gruppo non avevo vinto mai nessun concorso” ricorda l’architetto Henry Ripke al quotidiano tedesco The Local. “Fu una sorpresa e un successo inaspettato”.
Ci vogliono poi diciassette anni prima che egli veda l’opera terminata, tra le due sponde dell’Elba. In mezzo, tutta una serie di vicende politiche-istituzionali che hanno reso la storia molto complicata.
Il progetto e l’esecuzione dell’opera vengono da subito confermati con referendum popolare senza alcun clamore. I problemi emergono nel 2006 quando arriva formale protesta dell’UNESCO, a seguito della quale le autorità cittadine sospen dono i lavori.
“Fu un vero shock” afferma Ripke “perché l’UNESCO era perfettamente informato sul progetto definitivo del ponte; alcuni dettagli erano stati anche discussi con loro. Non riuscivo a credere ad una loro improvvisa opposizione”.
ph._mondo [via Il Post]
D’altra parte l’UNESCO non ce l’ha col design del ponte in sè; contesta la scelta di erigerlo proprio in quell’area sensibile, Patrimonio dell’Umanità. La preoccupazione è quella di deturpare per sempre la vista della Dresda barocca.
L’Alta Corte di Sassonia conferma nel 2007 la prosecuzione dei lavori ma i...
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