Il sultano e il campo di grano
Nell?ultimo mese il grande progetto di Porta Nuova a Milano, quello del Bosco verticale di Boeri, dei grattacieli di Unicredit è tornato alla ribalta. Due le notizie negli stessi giorni: Hines Italia srl, promotore che sta realizzando l?intero grande intervento immobiliare e i suoi soci hanno ceduto l?operazione al fondo immobiliare del sultanato del Qatar, e al posto del grande parco centrale, la ?biblioteca degli alberi?, è stato piantato un campo di grano.
Sulla stampa è stato dato ampio rilievo ad entrambe le notizie fra le pagine di cronache milanesi e quelle finanziarie. Due mondi diversi, quello dell?architettura e della costruzione di spazio pubblico e quello finanziario immobiliare che pochi commentatori cercano di mettere in relazione. Eppure una relazione c?è!
Nell?immediato è stato raggiunto un obiettivo importante, per qualche giorno non si è parlato di solo Expo e Porta Nuova si è riposizionata come location urbana connessa ad Expo e come piazza finanziaria globale.
Ma proviamo a capire cosa sta succedendo e cosa ci fa un sultano in un campo di grano, a Milano.
Scena prima il campo di grano fra i grattacieli
Si sono affievolite le voci critiche sul bosco verticale, dopo la premiazione come miglior grattacielo residenziale al mondo, e pochi hanno osato scostarsi dal coro quando ai piedi del bosco, situazione di per se stessa surreale, in piena città hanno richiamato volontari e bambini festanti alla semina del campo di grano. Sembra che due situazioni ...
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