La chiesa in tessuto di Enzo Eusebi
Una nuova chiesa a L’Aquila, concepita da Enzo Eusebi (Nothing Studio) è il simbolo di una ritrovata sacralità altrimenti cancellata dalla forza distruttiva del terremoto. Un luogo per ricordare ma anche uno spazio generatore di nuova spiritualità, di fiducia, di fede.
La particolarità del contesto in quanto area terremotata, ha chiaramente suggerito il sistema costruttivo, ispirato alle realizzazioni di strutture di emergenza. Il concetto di solidità viene completamente ripensato, non è più la materia a parlare ma la sua evanescenza. Rigidità e possanza perdono i loro archetipi lasciando che siano plasticità e flessibilità a definire la nuova figura. Come un velo impalpabile la copertura in tecnotessuto avvolge una struttura in legno a forma di croce. Nulla è più spigoloso e rigido ma avvolgente e morbido come un nido, un posto sicuro dove non avere paura.
Il progetto ha un impatto esterno del tutto estraneo all’immagine tradizionale dei luoghi di culto. Il campanile scompare, è ipogeo; le campane si intravedono attraverso lo specchio d?acqua circostante. Un solo elemento è verticale ed è una croce trasparente, semplice, che ricorda un manufatto realizzato con pochi mezzi, quasi fatto da un bambino.
L’edificio è stato progettato con una superficie utile lorda di 750 mq, per 308 posti a sedere (a ricordare il numero delle vittime del terremoto del 2009). Sorge su uno specchio d?acqua a pianta quadrata (40×40 m), poco profonda (circ...
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