La primadonna. A Zaha Hadid la Royal Golden Medal 2016
Non poteva che essere l?inglese di origine irachena Zaha Hadid la prima donna a ricevere la Royal Gold Medal, riconoscimento di alto profilo che viene conferito annualmente all?architetto che si è distinto per ingegno e valore. Hadid è brava e potente (ha più di 200 architetti che lavorano per lei) e le sue curve morbide la rendono inconfondibile. Prima di lei, dal 1848, solo uomini. Ogni nome risveglia una storia a suo modo epica: Viollet-le-Duc (1864), Berlage (1932), Frank Lloyd Wright (1941), Alvar Aalto (1957), Mies van der Rohe (1959), Pier Luigi Nervi (1960). E in anni più recenti tutti i più grandi dell?architettura: Foster, Isozaki, Niemeyer, Siza, Koolhaas, Gehry, Nouvel, Piano.
Questa lunga lista di nomi rivela chiaramente che l?architettura non è un mestiere per donne. Fino all?ottocento l?idea stessa che una donna si occupasse di architettura era ritenuta assurda. Poi le donne hanno iniziato a occuparsi di design d?interni e l?arredamento, di paesaggi e giardini. Moltissime donne studiano architettura, poche riescono poi a lavorare bene, quasi tutte scompaiono quando si tratta di ottenere incarichi professionali d?alto livello.
Non è neppure facile ricordare almeno dieci architette degli ultimi decenni; Eileen Gray, Denise Scott Brown, Kazuyo Sejima, Lina Bo Bardi, Gae Aulenti sono conosciute solo dagli addetti ai lavori. Ci sono poi le attiviste che hanno saputo parlare di architettura e di città, come Jane Jacobs negli anni Sessanta. Infine, ...
-------------------------------- |
|