Liquid Landscapes
Opere interattive e multimediali, installazioni, ambienti che raccontano “un paesaggio liquido, intangibile e multiforme, di cui si fa l?esperienza non solo attraverso la visione, ma una serie di dati elaborati digitalmente che si sommano di continuo a quelli ottenuti dall’esperienza cognitiva. Una realtà non solo aumentata, ma estesa e fluida, dove la rielaborazione delle immagini e dei suoni diviene parte integrante di un insieme complesso e ottenuto dalla stratificazione dei linguaggi e degli stati emotivi”.
Esposto al MAXXI il nuovo lavoro di Daniele Puppi, inedito per Digital Life: un dialogo tra immagine, spazio espositivo e mezzo artistico.
Al Testaccio invece sono in mostra, tra gli altri, The World You Know, la città e i suoi mutamenti, con l?installazione L?empire di Aurelien Vernhes e Lermusiaux, che gioca con l’impatto della presenza umana sui territori;
Ligne Verte di Laurent Mareschal, sul tema della guerra dove il muro che separa Israele dai territori palestinesi è distrutto dall?intervento della natura; Ground di Ryoichi Kurokawa, opera di digitalizzazione grafica di territori interessati sempre dalla guerra;
Mutations of Matter di Carlos Franklin e Roque Rivas, che reinterpreta New York in musica e video; La Terre Outragé, video di Michale Boganim, che racconta come a Chernobyl la natura torni a riappropriarsi lo spazio antropizzato; Monade del francese Alexander Maubert, un nuovo modo di pensare la città, tra le piccole co...
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