Un luogo non contagiato dai ritmi della città contemporanea
Entrando ad Ascoli Piceno da Piazza del popolo si percepisce subito la dimensione di una città che vive secondo ritmi e criteri diversi dalla città contemporanea. Immersi nel suo centro storico dalle vie strette ed estremamente caratteristiche si rimane colpiti dai cartelli delle piccole e antichissime botteghe e dalle insegne di alcune delle innumerevoli iniziative locali; come ad esempio il piedibus, uno scuolabus per i bambini fatto di persone che ogni mattina con una passeggiata per il centro della città porta i bambini a scuola.
Mi ha colpito molto camminando per il borgo l’immagine dei mezzi di trasporto, gli autobus , che a Ascoli sono diversi dai soliti diffusissimi nelle medie città italiane e ancora ben differenti dai lunghi mezzi snodati che troviamo nelle grandi metropoli . Qui sono veicoli con non più di 10 posti a sedere , non molto più lunghi di un’ automobile familiare e visibilmente più corti dei bus tradizionali. Trovo questa un immagine profondamente simbolica che a mio parere racchiude in se l’essenza dei ritmi del capoluogo marchigiano. Ascoli infatti viene percepita come un posto in cui il quotidiano non è stato ancora contagiato dai tempi della città moderna, dal traffico, dal rumore, dallo smog e dall’indifferenza, gli anziani hanno ancora la curiosità di chiederti perchè fai delle foto e sentono ancora quell’antica e arbitraria paternità di rimproverare i bambini che giocano a calcio in piazza. E&...
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