Urban knitting
Urban knitting: apparso per la prima volta in Europa nel 2004 a Den Helder nei Paesi Bassi, si sta diffondendo sempre più nelle città di tutto il mondo. Un attacco knitta potrebbe essere dietro l’angolo, un palo della luce o una panchina potrebbero esplodere di colore all’interno del grigio cittadino.
La guerrilla knitting in Italia presenta a testa alta i suoi rappresentanti che hanno rivestito a maglia qualsiasi cosa trovassero sotto mano vagando nella città. A Faenza lo scorso anno, è stato organizzato l’evento ‘Total Pink‘, una grande azione di urban knitting che vede come protagonista la donna, in cui vengono ricoperti di tasselli a maglia rosa o rossa alcuni elementi urbani selezionati nel centro della città. A Como, con l’azione ‘I Love Blu‘ si vogliono colorare le sponde del torrente Cosia, foderando elementi urbani con maglieria di color blu/azzurro per omaggiate il luogo e la tradizione locale dell’industria tessile. Una particolare declinazione, che coniuga due street arts, l’urban knitting e il graffiti writing, è quella della francese Mademoiselle Maurice che applica i suoi filati, a tratti anche provocatori, sulle pareti proprio come se fossero dei veri e propri graffiti.
E’ una forma di street art dal gusto un po’ vintage per rendere le strade cittadini dei luoghi più vivaci, allegri e vivibili nel rispetto dell’ambiente; nonostante siano sei manufatti resistenti, possono ess...
-------------------------------- |
|