Wakanda, la città ideale proiettata al futuro e legata alla tradizione
Vincitore del premio Oscar alla miglior scenografia Black Panther ha fatto parlare di sé per le sue trovate urbanistiche. Il Wakanda, uno stato all?avanguardia tecnologica, rimasto isolato dal resto del mondo ha sviluppato un?identità architettonica unica: futuristica e tradizionale al tempo stesso. Lanciati verso il futuro grazie a illimitati giacimenti di un metallo che sembra in grado di risolvere ogni problema, i wakandiani vivono in una città pedonale, con un?ottima rete di trasporti pubblici: piccoli shuttle e treni a levitazione magnetica ad alta velocità, aree verdi e grattacieli. Un?utopia che a detta di Brent Toderian manca solo delle biciclette. In Wakanda c?è tutto, sempre secondo Toderiam, dall?urbanismo su grande scala, all?edifico a scala umana, si percepisce che la città è densamente popolata, ma non ci si sente oppressi. Non sono solo l?ecosostenibilità e l?attenzione alla società a rendere il Wakanda la nuova utopia del futuro. Per gli edifici che compongono lo skyline della capitale, Hannah Beacher scenografa del lungometraggio, si è ispirata agli edifici di Zaha Hadid, per le loro curve e l?aspetto organico, senza però dimenticare la tradizione africana: negli interni ci sono decori tribali e nei grattacieli vediamo richiami alle capanne di paglia e alle piramidi del Mali. Non mancano giardini pensili e merce esposta sulle pareti lungo la strada come nei tradizionali mercati.
Il Wakanda va avanti ma non dimentica: abiti (premio Oscar per i ...
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